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Shen Nung |
AMBITO MEDICO
La cannabis
viene nominata per la prima volta in un testo di medicina cinese
dell'imperatore Shen Nung ( 2737 a.C.), quale rimedio per trattare casi di
"disordini femminili, gotta, reumatismo, malaria, stipsi e debolezza
mentale."
Il
suo uso viene citato successivamente anche in molti testi di medicina
ayurvedica indiana.
Nel corso
del XIX secolo la medicina occidentale la adottò ufficialmente come farmaco per
la sua efficacia antiemetica, analgesica e anticonvulsiva.
Ci
fù, in quegli anni, un fiorire di studi scientifici sugli impieghi terapeutici
e preparati a base di cannabis si trovavano sugli scaffali della gran parte
delle farmacie, in Europa come negli USA.
AMBITO
RICREATIVO
Più
problematica, invece, è l’individuazione dell’origine dell’uso della canapa
come sostanza psicotropa che porta allo “sballo”.
Si può
citare Galeno, che nel II sec. a.C. dice che se si esagera con le dosi “ colpiscono
in testa, immettendovi vapori caldi e intossicanti”.
Ma la prima
testimonianza occidentale sull’uso della canapa proviene dalle parole di
Erodoto ( V sec. a.C. ) che descrive il modo in cui gli Sciti, un popolo nomade
asiatico, “gridano di benessere” aspirando il fumo prodotto dalla combustione
dei semi di canapa.
E’ opinione comune che in Europa l’uso
della canapa come psicotropo inebriante abbia cominciato a diffondersi in
seguito alla campagna d’Egitto di Napoleone del 1789, attraverso ambienti
medici,letterari e artistici, anche se con una diffusione assai modesta e
confinata in ambiti molto ristretti
Anche negli
Stati Uniti l’uso a fini ricreativi era pressoché sconosciuto all’ “uomo
bianco” essendo patrimonio esclusivo delle minoranze afroamericane e messicane
fino agli inizi del ‘900.
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