PRO
Uno studio ben documentato dell’USC nel 2009 ha
mostrato che la marijuana non solo è un’alternativa perfetta al Ritalin, ma
tratta la malattia senza alcun effetto collaterale negativo, come causato
invece dal farmaco
CONTRO
Una ricerca condotta al Children’s Hospital of
Philadelphia dal dottor Manzar Ashtari, che tuttora necessita di ulteriori
conferme, sembrerebbe dimostrare come il consumo di marijuana possa provocare
danni permanenti al cervello, soprattutto nelle aree che riguardano la memoria,
l’attenzione, il linguaggio e l’ambito decisionale. Questa ricerca si basa su
scansioni del cervello per creare una mappatura delle funzionalità cerebrali
per cercare se ci sono aree danneggiate, e in quale misura.
La dipendenza da marijuana o
il suo uso continuato prima dei 18 anni provoca danni
durevoli a caricodi intelligenza, attenzione e memoria. A dirlo, una ricerca della Duke University pubblicata sulla rivista
Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences). Sulla base dei dati
relativi a oltre mille neozelandesi, i soggetti che cominciano a usare cannabis
nell’adolescenza e la consumano per anni hanno mostrato una riduzione di 8
punti nel quoziente intelettivo , confrontando il Qi a 13 e a 38 anni.
All’età di 38 anni infatti, le persone che
facevano un uso persistente della cannabis durante l’adolescenza conseguivano punteggi peggiori nei test su memoria, velocità di ragionamento e elaborazione visuale
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